| | Relitti, navi e barche dimenticate. Bateaux cimetières. Cemeteries boats
Alla ricerca della memoria del mare. Legni e scafi dimenticati, offesi dal tempo e dall'uomo, coricati plausibilmente sul fianco meno dolorante, concedono l'ultimo sguardo prima di liquefarsi nell'indifferenza. Da Morlaix a Camaret Sur Mer passando per Douarnenez, nel cuore della più tradizionale Bretagna, fino alle coste siciliane dove le ultime lance di tonnarotti di Trapani e Favignana resistono assemblate solo da pochi brandelli di stoppa. Opere morte e opere vive di altri tempi che inesorabilmente svaniscono nella distrazione della gente. Eppure accostando questi cetacei di legno, spiaggiati lungo gli estuari, ancora si percepiscono, nella penombra, le grida dei loro marinai urlate a squarciagola, bagaglio storico frutto di migliaia di vittime di naufragi nel corso di migliaia di anni. Ogni gesto, dal più scontato e banale al più teatrale erano parte di un unica grande danza le cui movenze venivano tramandate quasi esclusivamente a voce. Una poliza assicurativa che ogni marinaio sottoscriveva con umiltà e sofferenza. Proprio queste voci si sentono sedendo a fianco dei relitti, a volte tumultuose, altre volte sussurrate nella nebbia. Comunque se ne esce arricchitti.
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